Prima di tutto è meglio chiarire che bisogna scegliere il gelato artigianale, quello vero artigianale.
Spesso nelle gelaterie si trovano gelati preparati con polverine e venduti come artigianali.Per riconoscere quello vero, dovete osservare la forma, il colore e la consistenza, poi assaggiarlo.
Forma: non deve deve formare una montagna che esce dalla vaschetta. I grassi idrogenati resistono a temperature più alte e quindi il gelato che ne è ricco rimane solido anche se esce dalla vaschetta. Un gelato senza grassi idrogenati si squaglierebbe.
Colore: deve avere un colore naturale e non troppo acceso. Avete presente il gusto pistacchio? Se è verde vivo significa che c’è qualche colorante, se il verde tende al marroncino allora è stato usato pistacchio vero.
Consistenza: deve essere cremoso, senza cristalli di ghiaccio o parti più addensate (capita che in quello preparato con le polverine si formino grumi) e non deve essere appiccicoso (indice della presenza di grassi idrogenati). Se il gelato fa fatica a sciogliersi è una chiara indicazione della presenza di prodotti chimici.
Assaggio: non deve far venire sete. Il gelato che fa venire sete ha una composizione estremamente ricca di zuccheri. Un gelato di qualità fa venire troppa voglia di bere.
Veniamo al dunque: frutta o creme? Il gelato alla frutta ha un indice glicemico e una quantità di carboidrati superiore rispetto a quello alle creme perché preparato solo con acqua, zucchero e frutta. Quello alle creme contiene anche latte, uova, frutta secca, cioccolato, ecc e quindi, per la presenza di grassi e di proteine, ha un indice glicemico inferiore a quello alla frutta.
Il mio consiglio è di prendere quello che più vi piace, anche se siete a dieta.
La cosa importante è sceglierlo di qualità, limitare la quantità e la frequenza.
Se siete seguiti da una nutrizionista o da una dietista e vi piace il gelato, chiedete di inserirlo nel piano alimentare.