Si definisce stipsi o stitichezza il disturbo caratterizzato da: frequenza di evacuazione inferiore a tre volte alla settimana, diminuzione della massa fecale, presenza di feci dure, espulsione difficoltosa e dolorosa ed infine sensazione costante di non essersi completamente liberati.
La stitichezza colpisce 2 italiani su 10, soprattutto di sesso femminile.
In un articolo del Corriere Salute, il prof. Silvio Danese, responsabile del Centro per le malattie croniche intestinali dell’Istituto Humanitas di Milano e docente di Humanitas University, chiarisce le cause più comuni di stitichezza:
- assunzione di alcuni farmaci, tra cui antidepressivi, ferro, oppioidi;
- cambiamenti provvisori di abitudini alimentari e di vita, per esempio quando si fa un viaggio;
- dieta inadeguata povera di fibre e ricca di grassi animali e zuccheri;
- abuso di lassativi stimolanti: può causare una sorta di dipendenza che porta ad aumentare la dose finché l’intestino diventa insensibile alla loro azione e smette di funzionare;
- variazioni ormonali durante la gravidanza, prima del ciclo mestruale e in menopausa;
- ipotiroidismo e altre malattie, tra cui il Lupus, la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson;
- alterazioni strutturali dell’intestino come, per esempio, accade in caso di stenosi post-infiammatorie nella malattia di Crohn;
- tumori del colon o di altri organi addominali;
- sindrome del colon irritabile: in questi casi la stitichezza si alterna spesso alla diarrea;
- disfunzione dei muscoli del pavimento pelvico;
- problemi di ridotta motilità del colon: in questi casi in genere la digestione è più lenta e occorre più tempo perché le feci si formino, avanzino e vengano espulse;
- abitudini scorrette, come quella di reprimere lo stimolo quando si presenta, cosa che nel tempo può portare a un rallentamento del transito intestinale.
Come può essere d’aiuto l’alimentazione contro la stitichezza?
La dieta è la prima terapia contro la stitichezza. Il nutrizionista e il gastroenterologo possono dare consigli personalizzati a seconda della causa e delle caratteristiche del problema.
Ci sono alcune regole da seguire, valide per tutti:
- Consumate verdura ad ogni pasto perché ricca in fibre. Le fibre alimentari sono sostanze che il corpo non digerisce, ma che una volta arrivate nell’intestino tendono a “fare massa”, a rendere le feci più morbide, facilitandone il transito e stimolando l’evacuazione. Inoltre le fibre sono utili alla crescita della flora batterica intestinale buona, che produce acidi grassi a corta catena. Gli acidi grassi a catena corta sono la principale fonte di nutrimento per le cellule dell’intestino. Non esagerate però con la verdura perché troppa verdura può creare l’effetto opposto, facendo un “tappo”, aumentando il meteorismo e il gonfiore addominale.
- Condite con abbondante olio extravergine d’oliva a crudo. Ad ogni pasto deve essere presente e bisogna usarne almeno 2 cucchiai da minestra, senza paura di aumentare di peso. In realtà l’olio extravergine d’oliva, oltre a contenere grassi buoni e antiossidanti, permette la produzione della leptina, ormone fondamentale per avere il senso sazietà e per il metabolismo. Inoltre contribuisce alla lubrificazione delle pareti intestinali favorendo l’evacuazione.
- Mangiate i legumi almeno 4 volte alla settimana, come secondo piatto o come condimento della pasta o dei cereali per un piatto unico perfettamente bilanciato. Se soffrite di meteorismo iniziate con piccole quantità di legumi interi oppure usate i legumi decorticati o passati con il passaverdure.
- Mangiate 2 frutti al giorno, preferendo mele e pere (anche cotte) in autunno – inverno e albicocche, pesche, ciliegie in primavera – estate.
- Bevete almeno 2 litri di acqua al giorno: non aspettate lo stimolo della sete ma anticipatelo. L’acqua deve essere a temperatura ambiente o sotto forma di tisane tiepide.
- Mangiate con regolarità alimenti fermentati come yogurt, kefir, crauti, tempeh, verdure fermentate, ecc. Questi sono tutti alimenti ricchi in batteri lattici, i principali costituenti della flora batterica intestinale buona.
- Evitate alimenti raffinati, ricchi in zuccheri e in sale, come merendine, patatine, biscotti industriali, snack dolci e salati.
- Non usate lassativi o supposte di glicerina, sono rimedi che provocano subito l’effetto desiderato ma che, a lungo andare, possono bloccare in maniera preoccupante l’intestino.
- Dovete essere fisicamente attivi: fate le scale e abolite l’ascensore, scendete qualche fermata prima dall’autobus, parcheggiate lontano, uscite con il vostro cane, portate i vostri bambini a giocare al parco…
- Prendetevi qualche momento per voi stessi e rilassatevi: potete leggere, meditare, praticare yoga, cucinare… trovate un modo per gestire l’ansia e interrompere la frenesia della vita quotidiana.